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Carico d'incendio specifico

2024-03-04 19:01

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carico d'incendio, resistenza al fuoco,

Carico d'incendio specifico

Alcuni accorgimenti per il corretto utilizzo di questo fondamentale parametro.

Carico d'incendio specifico.

Uno dei parametri più importanti nella progettazione antincendio è il carico d'incendio specifico qf, indice della quantità di energia sprigionabile per unità di superficie dai materiali presenti in un compartimento (esso va quindi calcolato per ogni compartimento).

Nella pratica, se possibile, è conveniente utilizzare la tabella della norma UNI EN 1991-1-2 piuttosto che il calcolo con la formula, la quale fornisce già il valore del qf per le attività più comuni. Progettando con il nuovo Codice (D.M. 3/8/2015) si devono considerare sempre i valori della tabella corrispondenti al frattile 80%.


Il carico d’incendio è un primo indicatore globale del livello di rischio incendio dell’attività. Infatti, la sua determinazione è prescritta già in fase di valutazione del rischio, quindi al principio del processo progettuale. È poi utilizzato fra i criteri di attribuzione dei livelli di prestazione delle misure di protezione attiva S6 (controllo dell’incendio), S7 (rivelazione ed allarme) ed S8 (controllo dei fumi e del calore). In particolare, il valore di 600 MJ/m2 rappresenta uno spartiacque per i livelli di prestazione più alti.

ATTENZIONE: il carico d’incendio specifico di progetto, ovvero il carico d’incendio moltiplicato per i coefficienti correttivi specifici della attività in esame, è generalmente più basso del carico di incendio e deve essere usato SOLO nella misura S2 (resistenza al fuoco) del Codice. È proprio questo parametro a determinare la classe di resistenza al fuoco delle strutture.